Etichetta: Nonesuch | Anno: 2006 | Genere: Soundtrack, Modern Classical

Non amo le colonne sonore. Le vedo come musica “derivata”. Melodie prestate ad immagini. Musica che si concede (puttana!) al fratello maggiore visivo e luminoso. Come se non fosse vera musica. Insomma, non amo le colonne sonore. Sono nate in funzione di altro. Girano intorno ad uno stesso tema. Si, ok. Ci sono cose notevoli. Quando ascolti la colonna sonora e rivivi il film. Vangelis e “Blade Runner”. Vangelis e “Momenti di Gloria”. Ma ricordavo il film. Un bel Film con un bell’accompagnamento. Nessuna vita propria. Punto.

Clint Mansell è un musicista che scrive colonne sonore. Bella sfiga. Ha iniziato con un gruppetto diciamo Rock. Si sono sciolti subito (1996). Poi lo chiama l’amico Darren Aronofsky. Si. Quello di The Wrestler. Anche se non è per quello che lo si dovrebbe ricordare. Sono Requem for a Dream e π – Il teorema del delirio i suoi capolavori. Comunque. Gusti personali.

Insomma Darren gli fà: “Clint, perchè non mi scrivi la colonna sonora del mio debutto?”. Fatto. Poi Darren (e Clint) ci prendono gusto ed eccoli ancora insieme per Requem For a Dream. E lì Clint scodella “Lux Aeterna”. Bum. Ma non di poco. BUM BUM. Alla seconda prova uno che se ne esce con una delle canzoni più usate come basi di trailer (Sunshine, Il Signore degli Anelli: Le due Torri, Il codice da Vinci, 300, Babylon A.D.,Hitman, ecc) ed una delle canzoni più epiche e maestose degli ultimi anni, beh, come minimo non è uno scarso. Direi proprio di no. (direi anche) Cazzo. Comunque è sempre una colonna sonora con un grandissimo pezzo. Ma sempre di colonna sonora di parla.

Ah, se non conoscete Lux Aeterna. Vergognatevi.

Insomma, come al solito mi dilungo. Dicevo del mio disamore verso le colonne sonore. Clint Mansell invece ci va matto. Ne fa un botto. Ma ecco che torna il suo (vecchio) amico Darren. Si riuniscono per l’ennesimo film di quest’ultimo. The Fountain. Clint decide di omaggiare il suo amico regista facendo le cose in grande. Chiama i Mogwai. Chiama i Kronos Quartet. Mica i primi due che passavano di li. Mica due qualsiasi. Mogwai e Kronos Quartet. Se non sapete chi sono, beh, bah, mah.

Ne parlano cosi cosi (del Film). Non lo vedo (pazienza). Ma Clint. Ma i Kronos Quartet. Ma i Mogwai. Insieme. Insomma. Stuzzica la cosa. Ascolto la colonna sonora. Ascolto “The Last Man”. Pianoforte (Clint). Viola, Violini, Violoncello (Kronos Quartet). Lunga e struggente. Non male, davvero non male. In“Holy Dread” e nella successiva/correlata “Three of Life” finalmente si sentono anche (schitarrare) i Mogwai. Splendido crescendo nel finale. Gran pezzo anche questo. Ma vuoi vedere che riesco a reggere tutta la colonna sonora?

Ma va là, è una colonna sonora ed io non ho neanche visto il Film. Come potrebbe piacermi? Poi c’è “Stay with Me”. Intro di violini. Poi entra il Piano. (E) mi si blocca il respiro. Una cosa pazzesca. Una cosa che lascia senza parole. Che trafigge l’anima (ne avrò una di carta pesta, che vi devo dire).

Una cosa che ti fa dire che le colonne non sono male. Ma la verità è che questa non è una colonna sonora. Si. Ok. C’è il tema ricorrente (come ogni colonna sonora). Ma c’è anche “Death Is The Road To Awe” che è una piccola “Lux Aeterna”. “Death Is The Road To Awe” con quei suoi cazzo di crescendo. Con i singoli strumenti che si sommano mano mano. Attimo dopo attimo. E quelle batteria (Mogwai) che scandisce il tempo. Magnificamente. Fino al coro finale sceso dal cielo che incorona la chiusura del pezzo. E che dire di “Together We Will Live Forever” (pezzo finale) che già dal titolo sai che non sarà cosi (che insieme vivremo in eterno) è quindi giù di fazzolettini?

Insomma, io il film non l’ho visto. Ma The Fountain è un album che ho ascoltato all’infinito. Un album, capito?

Ah!

Death Is A Disease.
Death Is The Road To Awe.

Punto.


GiampaoloM

Ascolto Musica, vado a Concerti, Scatto foto. Vivo a Roma.

0 commenti

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.