A me la musica italiana piace. Non so uno di quelli che snobbano i musicisti nostrani. Che solo la musica straniera è bella. No. Naturalmente quando parlo di “Italiani” non mi riferisco ai soliti nomi noti (che non sto qui a citare). Parlo dei musicisti di nicchia. Di Provincia. Lontani dalle luci della ribalta e da un contratto discografico sotto Major. Loro si, che meritano rispetto e considerazione.

Inizio con dei miei conterranei. Siciliani. Palermitani, ad essere precisi. Gli Akkura. Ok. Sono colpevolmente in ritardo, visto che l’abum di cui voglio parlarvi, Zaun, è del 2008. Ed io l’ho ascoltato solo ora. 2010. Bello. Arrangiamenti maturi, testi ricercati, forse troppe trombe. Scherzo. Gran varietà di soluzioni, anima Pop. Di quelle mature. Che colpiscono. Rimangono anche dopo molti ascolti. Zaun.

Passo quindi ad un attuale concittadino. Romano. Mannarino. Bar della Rabbia. Qui siamo sul terreno del cantautore delle diversità. Pezzi poliedrici. Di ispirazione popolare (diciamo). Cantati con una vena teatrale. Ma c’è del talento. (pop) in Elisir d’amor. (malinconico) Osso di seppia. Divertente, orecchiabile, mai noioso. Bravo.

Musica per Bambini ne ho già parlato. Qui. Ma non ci sono abbastanza parole per descrivere il delirio sonoro che Manuel Bongiorni riesce a generare. Matto. Genio. Quindi ne parlo ancora ed ancora. Che non avrà mai abbastanza pubblicità. E se la merita.

Insomma. Italiano è bello. Provate per credere.

Akkura – Zaun (2008)6.5/10 

Alessandro Mannarino – Bar della Rabbia (2009) – 7/10

Musica per Bambini – Dio Contro DIavolo (2008) – 7.5/10

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GiampaoloM

Ascolto Musica, vado a Concerti, Scatto foto. Vivo a Roma.