Etichetta: 4AD | Anno: 1987 | Genere: gothic 

Una musica oscura, gotica, evocativa

Un ensemble proveniente da un altro spazio/tempo guidata da un “direttore d’orchestra” del calibro di Brendon Perry.

Una voce aliena ed angelica allo stesso tempo (quella di Lisa Gerrard).

Il tutto sapientemente amalgamato in modo da dar vita a quello splendido (capo)lavoro che risponde al nome di Within The Realm Of A Dying Sun (anno 1987).

Ma andiamo per gradi. I Dead Can Dance sono un duo (i citati Perry e Gerrard) che nella loro più che decennale carriera (gli esordi nei primi anni ottanta) non hanno mai smesso di sperimentare. Passando, per grandi linee, da un primo periodo gotico, ad uno caratterizzato da sonorità medievali, transitando per suoni etnico/tribali fino ad approdare alla word music.

Pur sempre restando su alti livelli, la musica espressa negli anni 85-87 risulta, per me, il vertice della loro carriera. In questi anni i DCD sfornano in successione Spleen and Ideal e Within The Realm Of A Dying Sun. Entrambi caratterizzati da atmosfere cupe, solenni, da cerimoniale o salmo religioso. In particolare il secondo lavoro (Within The Realm Of A Dying Sun) riesce in pieno a far tesoro della lezione del primo, portando la loro musica a livelli mai più raggiunti.

L’album può idealmente essere diviso in due parti. La prima centrata sulle orchestrazioni di Perry (la splendida “Windfall” su tutte) e sul suo canto malinconico, la seconda invece vede la presenza centrale della voce della Gerrard che ci porta “Anywhere Out Of The World”.

Impossibile restare impassibili al canto/mantra della cantante, che spalanca le porte di mondi lontani e bellissimi, che dà luce e nuova vita agli splendidi paesaggi sonori evocati dal genio di Perry. Un album che insieme al precedente Spleen and Ideal è la massima espressione della musica gotico/orchestrale di quegli anni (vedi anche i contemporanei Black Tape For A Blue Girl).

Consigliato a chi crede che i Dead Can Dance siano quelli degli album post 1987 o ha sentito la voce della Gerrard solo nella colonna sonora del film “Il Gladiatore”. Non mi sento di sconsigliarlo a nessuno, ascoltatelo senza pregiudizi e lasciatevi guidare dalla voce e dalle musiche dei DCD. 

Da avere.


GiampaoloM

Ascolto Musica, vado a Concerti, Scatto foto. Vivo a Roma.

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