Label: Injazero | Anno: 2017 | Genere: Modern Classical

Ed ecco un altro artista sconosciuto, Matt Emery, nel quale mi imbatto per caso. Con il suo Empire siamo sempre nel territorio del Modern Classical, anche se qui una vena Post Rock si fa sentire, almeno nelle composizioni.

Gli strumenti sono quelli della musica classica, Pianoforte in primo piano e violini a farla da padrone. Viola. Insomma il campionario classico.

Apre il disco la Splendida Empire. Melodia malinconica di Piano, crescendo di Viola e Violini, il tutto per 4 minuti di magia. Sicuramente uno dei pezzi migliori del disco, per come riesce ad emozionare e ammaliate l’ascoltatore.

Orpheus è già un brano più corale ed orchestrato, come altri nel disco (Louloudia ,Brushstrokes su tutte). Qui il nostro Matt mostra le sue capacità compositive ed orchestrali, anche se personalmente apprezzo molto di più quando il suono si fa più minimale ed intimista, come nella già citata empire, ma anche Mavericks, o la struggente L for Luna, altro picco dell’album.

Chiaramente il disco si inserisce in quel filone portato avanti da artisti come Jóhann JóhannssonMax Richter Nils Frahm o Ludovico Einaudi, non aggiungendo nulla di nuovo rispetto a quanto già sentito.

Resta il fatto che anche confrontarsi con il genere e, comunque, creare un disco convincente ed emozionante come questo Empire, dimostra che Emery, pur essendo al suo disco d’esordio, ha grossi margini di miglioramento.

Dispiace al solito che online praticamente non si trovano recensioni. E quindi eccomi qui!

Brani in evidenza: Empire, L for Luna


GiampaoloM

Ascolto Musica, vado a Concerti, Scatto foto. Vivo a Roma.

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