Remo Remotti – Mamma Roma (Addio)

A Roma salutavo gli amici. Dove vai? Vado in Perù. Ma che sei matto? Me ne andavo da quella Roma puttanona, borghese, fascistoide, da quella Roma del “volemose bene e annamo avanti”, da quella Roma delle pizzerie, delle latterie, dei “Sali e Tabacchi”, degli “Erbaggi e Frutta”, quella Roma dei castagnacci, dei maritozzi con la panna, senza panna, dei mostaccioli e caramelle, dei supplì, dei lupini, delle mosciarelle… Me ne andavo da quella Roma dei pizzicaroli, Leggi tutto…

Grouper – Dream Loss (2011)

In pratica Grouper ha fatto questo Album (Dream Loss) in cui canta come nei migliori dischi gotici, un canto lisergico, un vero e proprio mantra. La sua voce arriva da lontano, come se avesse registrato le tracce vocali cantando, salmodiando, dal cuore di una fitta foresta lasciando tuttavia il microfono nel sottobosco, al limitare dei primi alberi.

In colpevole ritardo

Come dicevo prima, il passato è pieno di dischi da scoprire. Questo mese è il turno dei Blind Idiot God e dei Tool. Ok, i Tool. Chi non li conosce? Chi non ha amato alla follia Lateralus? Beh, Io. Lo giuro. La mia storia con Lateralus è infinita. Lo ascoltai la prima volta quando usci. 2001. Ma hai tempi ero perso dietro Radiohead e System of a Down. Lateralus mi risultò ostico.  Ma piaceva davvero a troppe persone che Leggi tutto…

Soap & Skin live @ M.I.T. (Roma)

Senza Parole. Sono stravolto. Non mi aspettavo niente del genere. Niente. Avevo già apprezzato il talento e la bravura della diciannovenne Austriaca Anja Plaschg su album. Il suo Lovetune for Vacuum mi ha stregato, ma. Ma è riuscita comunque a lasciarmi senza parole. Parole che ora cavo fuori dallo stomaco dove me le ha cacciate, per parlarvi di questa incredibile prova live di Anja. Perché se su disco incanta, dal vivo… Dal vivo è tutta un’altra storia. Lei, un piano Leggi tutto…

Qualcosa di Italiano

A me la musica italiana piace. Non so uno di quelli che snobbano i musicisti nostrani. Che solo la musica straniera è bella. No. Naturalmente quando parlo di “Italiani” non mi riferisco ai soliti nomi noti (che non sto qui a citare). Parlo dei musicisti di nicchia. Di Provincia. Lontani dalle luci della ribalta e da un contratto discografico sotto Major. Loro si, che meritano rispetto e considerazione. Inizio con dei miei conterranei. Siciliani. Palermitani, Leggi tutto…